María José Iglesias wrote:
Mariella, la traduzione era dal romeno in italiano, se ho capito bene, vero?
Se è così, il documento poteva arrivare tranquillamente in Italia senza tradurre, ma doveva essere legalizzato PRIMA per essere ritenuto valido a tutti gli effetti.
Una volta legalizzato in Romania può essere tradotto qui e asseverato qui da un traduttore. Siccome è da tradurre in italiano e da utilizzare in Italia, non servirebbe altro.
Questo era infatti il mio dubbio, ma non è questo che vogliono dire le indicazioni che ha scritto la Prefettura! Avrebbero dovuto scrivere che l'originale deve essere legalizzato in Romania e poi tradotto (ma non necessariamente tradotto in Romania). Mi chiedo se è ammissibile che la Prefettura prepari addirittura dei fogli con le istruzioni non corrette. Com'è possibile che possano costringere (dopo la legalizzazione in Romania) a far anche tradurre il documento laggiù pena la non accettazione? Mi sembra assurdo e inaccettabile e vorrei a questo proposito scrivere una lettera facendo valere le mie ragioni...