non intendo sottoscrivere un supplier contract propostomi
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Mar 10, 2009

Buonasera a tutti!

Innanzitutto vorrei presentarmi: sono Paola e lavoro come traduttrice da circa otto anni.

Vorrei condividere con voi i miei dubbi riguardo a un supplier contract che un'agenzia estera mi ha di recente chiesto di sottoscrivere e, più in generale, sentire le vostre opinioni sull'opportunità o meno di sottoscrivere questo genere di contratti.

Mi sembra che il tema non sia stato trattato di recente nel forum di lingua italiana - se non è c
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Buonasera a tutti!

Innanzitutto vorrei presentarmi: sono Paola e lavoro come traduttrice da circa otto anni.

Vorrei condividere con voi i miei dubbi riguardo a un supplier contract che un'agenzia estera mi ha di recente chiesto di sottoscrivere e, più in generale, sentire le vostre opinioni sull'opportunità o meno di sottoscrivere questo genere di contratti.

Mi sembra che il tema non sia stato trattato di recente nel forum di lingua italiana - se non è così scusatemi.
Ho trovato qualche riscontro nei forum di lingua inglese, ma talvolta le opinioni erano completamente discordanti: da una parte alcuni colleghi sostenevano l'inaccettabilità di determinate clausole, dall'altra altri affermavano che - in base alla loro esperienza - si trattava di pura e semplice prassi...

Vi riassumo brevemente la mia esperienza: vengo contattata da quest'agenzia che mi chiede la disponibilità ad eseguire una prova di traduzione per avviare una collaborazione.
La prova viene valutata e negoziamo le tariffe di lavoro, a cui segue la richiesta di sottoscrizione del supplier contract in questione.

Premetto che non è il primo che vedo e che, in passato, ne ho anche firmato qualcuno...
Ma questo in particolare mi ha fatto sorgere mille dubbi, non solo circa l'opportunità di sottoscriverlo o meno, ma anche riguardo al futuro - e purtroppo, a quanto pare anche al presente - della nostra professione.

Vi cito solo alcuni punti:

- Projects assigned ... may be cancelled without notice at any time.
In such cases, the Supplier shall be remunerated ... for services completed prior to the project's cancellation. (Primo dubbio: ma se c'è un PO che entrambe le parti hanno firmato - come previsto dal contratto stesso...)

- The Supplier shall be liable for any damages ... arising in connection with the services. (Segue l'indicazione di sottoscrivere una professional liability insurance...)

- Un altro punto riguarda poi il fatto di accordare uno "sconto" su base annua in base al volume di lavoro garantito dall'agenzia nel corso dei 12 mesi precedenti.

- Copyright: ownership of the materials shall pass to (nome dell'agenzia) ... upon their creation... (ma come, ancor prima di essere pagati! ...)

A me queste clausole sembrano totalmente unidirezionali, quindi non intendo sottoscrivere nulla.

A questo punto mi piacerebbe sentire la vostra opinione e le vostre esperienze in merito.
Grazie a chi vorrà condividere il proprio punto di vista.

Paola
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Greta Fardello
 
Luciano Drusetta
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La mia esperienza/opinione personale Mar 11, 2009

Premetto che prima di occuparmi di traduzioni lavoravo nel campo del commercio e di contratti ne ho visti parecchi, ecco cosa penso di queste clausole.


- Projects assigned ... may be cancelled without notice at any time.
In such cases, the Supplier shall be remunerated ... for services completed prior to the project's cancellation. (Primo dubbio: ma se c'è un PO che entrambe le parti hanno firmato - come previsto dal contratto stesso...)


Questa mi sembra una clausola corretta: un ordine può essere cancellato e vieni pagata per il lavoro svolto fino a quel momento. Mettiamo che ti ordinano 20 cartelle e il giorno dopo annullano l'ordine. Tu però hai già tradotto tre cartelle? Spedisci il testo parzialmente tradotto e loro ti pagano le tre cartelle tradotte. La cosa mi sembra sostanzialmente corretta perché grazie al cielo, noi traduttori non anticipiamo chissà quali spese tipo materia prima... Voglio dire che se ordini cinque sedie al tuo falegname e poi annulli l'ordine, il falegname ti può dire: "Eh ma io ho ho già comprato il legno!" mentre se ti annullano una traduzione, al massimo tu ci perdi alcuni giorni di lavoro (che loro però ti pagano).


- The Supplier shall be liable for any damages ... arising in connection with the services. (Segue l'indicazione di sottoscrivere una professional liability insurance...)


Purtroppo il traduttore è responsabile di eventuali danni causati da una errata traduzione. Se per esempio ti distrai un attimo e dove dice "Press the red button" tu traduci "Premere il pulsante verde" questo banale errore potrebbe provocare una strage in fabbrica. Per questo è consigliabile stipulare un'assicurazione che copra questo tipo di rischi professionali. La richiesta dell'agenzia mi pare pertanto giustificata.

Tu però in cambio potresti chiedere che la tua traduzione venga controllata e verificata entro un ragionevole periodo dopo la consegna. Questo per evitare che ti contestino cose che hai già tradotto, consegnato e dimenticato da un pezzo.

Inoltre, spesso io chiedo (e ottengo) che in caso di contestazione, per prima cosa (prima di applicare unilateralmente qualsiasi decurtazione o penale) l'agenzia offra al traduttore la possibilità di correggere (se ha sbagliato veramente) oppure di difendere le proprie scelte terminologiche (nel caso in cui non abbia sbagliato).


- Un altro punto riguarda poi il fatto di accordare uno "sconto" su base annua in base al volume di lavoro garantito dall'agenzia nel corso dei 12 mesi precedenti.


Troverei più corretta una clausola che leghi lo sconto a una quantità minima mensile, o anche annuale ma riferita all'anno in corso, non all'anno precedente. La domanda infatti sorge spontanea: e se in un certo anno mi danno tot lavoro ma l'anno successivo me ne danno molto di meno?

Allora tu puoi accettare questa clausola ma proponendo una verifica della quantità reale di testo effettivamente tradotta alla fine dell'anno: se questa è uguale o superiore a quella dell'anno precedente, rimane lo sconto; altrimenti fatturi la differenza.


- Copyright: ownership of the materials shall pass to (nome dell'agenzia) ... upon their creation... (ma come, ancor prima di essere pagati! ...)


Beh ma cosa perdi? si tratta di spedire dei file, i quali diventano proprietà dell'agenzia che li riceve. E anche se si intende la proprietà intellettuale della traduzione, se si tratta di testi tecnici non destinati alla pubblicazione editoriale, mi sembra una clausola accettabile. In sostanza si tratta di una compravendita: tu cedi la proprietà della traduzione che fai.

Giusta la domanda "E se non mi pagano?" ma per questo devi muoverti su un altro campo: verificare l'affidabilità dell'agenzia in base ai commenti sul Blue Board; eventualmente prova a concordare (almeno per i primi ordini) un pagamento alla consegna o in tempi molto stretti; e per commesse particolarmente voluminose, prova a chiedere una parte in anticipo, una alla consegna, e l'altra a 30-60 giorni.


A me queste clausole sembrano totalmente unidirezionali, quindi non intendo sottoscrivere nulla.


Anche se spesso questi documenti vengono presentati come "necessari alla collaborazione" in realtà io li considero sempre per quello che sono, e cioè "proposte di contratto". Perciò mi riservo di fare o proporre modifiche, che ovviamente vanno concordate e accettate da entrambe le parti.

Se l'agenzia risponde picche alle tue richieste/proposte di modifica, allora puoi dire che ha un atteggiamento unidirezionale e come conseguenza, non avendo raggiunto un accordo, la collaborazione non si fa.

Luciano


 
Claudia Catena
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Totalmente d'accordo Mar 11, 2009

Sono totalmente d'accordo con Luciano, anche sullo sconto, che onestamente mi sembra un pò strano. Avrei capito se ti proponessero di fare una traduzione molto lunga e in quel caso richiedono lo sconto, ma uno sconto sul volume tradotto nell'anno precedente non l'avevo onestamente mai sentito.

Fossi in te, firmerei, tanto non hai nulla da perdere, vedi come va la collaborazione e, in caso, chiudi i contatti se le società non si rivela seria,
Claudia


 
Marie-Hélène Hayles
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Il mio parere Mar 11, 2009

allaroundwords wrote:

- Projects assigned ... may be cancelled without notice at any time.
In such cases, the Supplier shall be remunerated ... for services completed prior to the project's cancellation. (Primo dubbio: ma se c'è un PO che entrambe le parti hanno firmato - come previsto dal contratto stesso...)


D'accordo con Luciano.


- The Supplier shall be liable for any damages ... arising in connection with the services. (Segue l'indicazione di sottoscrivere una professional liability insurance...)


Non sono d'accordo con Luciano. La tua responsabilità deve essere comunque limitata al prezzo del tuo lavoro (e normalmente viene limitata anche in termini di tempo - probabilmente avrai notato consigli altrove nel sito dicendo di inserire una clausola che specifica che qualsiasi contestazione deve essere presentata entro x giorni). Quando si tratta di un'agenzia, tocca all'agenzia stessa a controllare il tuo lavoro ed assicurare che non ci siano errori - nel mio parere tu non puoi essere responsabile nei confronti del cliente dell'agenzia, ma solo dell'agenzia stessa.


- Un altro punto riguarda poi il fatto di accordare uno "sconto" su base annua in base al volume di lavoro garantito dall'agenzia nel corso dei 12 mesi precedenti.


Io non lo accetterei, ma non mi sembra irragionevole a priori.


- Copyright: ownership of the materials shall pass to (nome dell'agenzia) ... upon their creation... (ma come, ancor prima di essere pagati! ...)


Sono più o meno d'accordo con Luciano, però credo che dipende anche del tipo di traduzioni che fai.


 
alessandra nespoli
alessandra nespoli  Identity Verified
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D'accordo con Marie-Hélène Mar 11, 2009

Poi secondo me, il secondo punto e l'ultimo punto fanno decisamente a pugni.

Se la proprietà intellettuale del testo è dell'agenzia, la responsabilità di eventuali danni è dell'agenzia. Non si può dire 'il testo è mio, ma gli eventuali danni li paghi tu', al massimo, stabilendo un termine di tempo ragionevole, si può trovare un accordo su un'eventuale decurtazione della tariffa se la revisione dovesse implicare interventi sostanziali.
A mio parere, però sono sempre cla
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Poi secondo me, il secondo punto e l'ultimo punto fanno decisamente a pugni.

Se la proprietà intellettuale del testo è dell'agenzia, la responsabilità di eventuali danni è dell'agenzia. Non si può dire 'il testo è mio, ma gli eventuali danni li paghi tu', al massimo, stabilendo un termine di tempo ragionevole, si può trovare un accordo su un'eventuale decurtazione della tariffa se la revisione dovesse implicare interventi sostanziali.
A mio parere, però sono sempre clausole da prendere con le pinze, perchè diventa poi difficile definire se un cambiamento nel testo era sostanziale o meno. Dipende da quanto ti fidi di quest'agenzia.

In generale cmq, dato che si tratta di un contratto con un'agenzia e dato che l'ordine dei traduttori non esiste, un risarcimento danni mi sembra una clausola un po' insensata.
Per questo ci sono le traduzioni giurate....pagate come traduzioni giurate.
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Supplier contract: grazie delle vostre opinioni Mar 11, 2009

Grazie Luciano, Claudia C., Marie Hélène e A_Nespoli per le vostre opinioni e i vostri consigli.

Per quanto riguarda la questione della responsabilità del traduttore, anch'io sono più sulla linea di Marie-Hélène e A_Nespoli, tuttavia la proposta di Luciano di chiedere che la traduzione venga controllata e verificata entro un determinato periodo dopo la consegna mi sembra ottima.

Valuterò se proporre all'agenzia alcune modifiche al contratto e, in funzione della l
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Grazie Luciano, Claudia C., Marie Hélène e A_Nespoli per le vostre opinioni e i vostri consigli.

Per quanto riguarda la questione della responsabilità del traduttore, anch'io sono più sulla linea di Marie-Hélène e A_Nespoli, tuttavia la proposta di Luciano di chiedere che la traduzione venga controllata e verificata entro un determinato periodo dopo la consegna mi sembra ottima.

Valuterò se proporre all'agenzia alcune modifiche al contratto e, in funzione della loro risposta, deciderò il da farsi.

Grazie a tutti

Paola
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Luciano Drusetta
Luciano Drusetta
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Sulla questione della responsabilità... Mar 12, 2009

...adesso che ci rifletto su meglio, sono d'accordo anch'io con Marie-Hélène.

La responsabilità massima si ha quando si traduce per un cliente finale; quando si traduce per un'agenzia la questione è diversa.

Fermo restando il discorso di un controllo di qualità fatto in un certo modo ed entro tempi "non biblici".

Io più che altro volevo puntare sul fatto che nel nostro piccolo, noi freelance dovremmo presentarci come "partner" (o almeno ci dovremmo pr
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...adesso che ci rifletto su meglio, sono d'accordo anch'io con Marie-Hélène.

La responsabilità massima si ha quando si traduce per un cliente finale; quando si traduce per un'agenzia la questione è diversa.

Fermo restando il discorso di un controllo di qualità fatto in un certo modo ed entro tempi "non biblici".

Io più che altro volevo puntare sul fatto che nel nostro piccolo, noi freelance dovremmo presentarci come "partner" (o almeno ci dovremmo provare, a presentarci come "partner") e non come "subordinati" disposti ad accettare qualsiasi cosa che ci propongano di firmare.

Capisco che i tempi sono difficili, ma secondo me ci dobbiamo provare.

Dico questo perché in tanti anni ci hanno detto di tutto.

Vi dò solo due esempi.

Un giorno, in fase di trattativa, quando si fissano le quantità e le condizioni varie, chiedevamo all'agenzia un tempo di consegna appena appena più largo, trattandosi di un testo impegnativo: uno o due giorni in più, mica un mese!

Risposta: "Ma volete lavorare o no?"

Un'altra volta di fronte a un'agenzia che imponeva il conteggio a parole, noi spiegavamo che date le caratteristiche fortemente agglutinanti della lingua ungherese, il conteggio a cartella risulterebbe più agevole.

Risposta spazientita: "Di solito è il cliente che fissa le condizioni, non il fornitore!"

Di fronte a questo, ho avuto un pensiero fulminante nella mia testa: ma quando mai siete voi a fissare le condizioni quando andate da un professionista, un commercialista, un installatore di caldaie, un artigiano?

Ma mi sono calmato subito e ho risposto con la maggiore gentilezza possibile: "No signora, le cose non stanno in questi termini. Da un lato ci siamo noi che ci proponiamo come traduttori, è evidente che abbiamo piacere a lavorare e a collaborare con Voi. Dall'altra parte ci siete Voi che avete bisogno di tradurre questo documento. Sono certo che ci metteremo d'accordo."

E ci siamo messi d'accordo.

Luciano

[Modificato alle 2009-03-12 00:10 GMT]
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Mariella Bonelli
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Sulla responsabilità civile Mar 12, 2009

Sono d'accordo anch'io con i colleghi sul fatto che tu sei responsabile nei confronti dell'agenzia (anche se non necessariamente per un importo pari al valore della traduzione, ma può essere anche più alto. Se ti interessano degli esempi te li scrivo) e l'agenzia è responsabile nei confronti del cliente. Non sei tu a dover rispondere direttamente nei confronti del cliente, assolutamente. Tu sei responsabile solo nei confronti, in termini pratici, della società a cui è intestata la fattura. ... See more
Sono d'accordo anch'io con i colleghi sul fatto che tu sei responsabile nei confronti dell'agenzia (anche se non necessariamente per un importo pari al valore della traduzione, ma può essere anche più alto. Se ti interessano degli esempi te li scrivo) e l'agenzia è responsabile nei confronti del cliente. Non sei tu a dover rispondere direttamente nei confronti del cliente, assolutamente. Tu sei responsabile solo nei confronti, in termini pratici, della società a cui è intestata la fattura. L'agenzia potrà rivalersi su di te in seconda battuta, dopo che lei stessa ha risposto nei confronti del suo cliente. Se non fosse così, all'agenzia non servirebbe nemmeno avere un'assicurazione professionale, perché tanto basterebbero quelle dei traduttori!Collapse


 
alessandra nespoli
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Dipende però dal settore Mar 12, 2009

Mariella Bonelli wrote:

Sono d'accordo anch'io con i colleghi sul fatto che tu sei responsabile nei confronti dell'agenzia (anche se non necessariamente per un importo pari al valore della traduzione, ma può essere anche più alto. Se ti interessano degli esempi te li scrivo) e l'agenzia è responsabile nei confronti del cliente.


Anche con i clienti diretti, dipende molto dal settore e da cosa viene tradotto. Ad esempio per i brevetti la responsabilità civile è dello studio che deposita il brevetto nella rispettiva nazione, per i manuali industriali esistono studi tecnici atti a certificare il manuale secondo le direttive CE e sono questi studi che si prendono la responsabilità civile.
Per i contratti ad esempio non lo so, ma suppongo che ci sia qualcosa di analogo che si impegna a risarcire eventuali danni.

Altrimenti dovremmo guadagnare quando i notai...almeno noi traduttori tecnici.:D:D

Ale


 
Mariella Bonelli
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Traduzioni e responsabilità Mar 12, 2009

Nel settore delle traduzioni, è responsabile colui che esegue la traduzione e, s'intende, la vende e la fattura, salvo ovviamente se per altri motivi uno studio o un'agenzia solleva a priori (generosamente) il traduttore da qualsiasi responsabilità (ma non ne conosco!).
Può accadere che il traduttore lavori per un cliente diretto ed è quindi direttamente responsabile con il fruitore finale del lavoro, ma spesso si ha un rapporto traduttore-agenzia-cliente dell'agenzia. In questo caso i
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Nel settore delle traduzioni, è responsabile colui che esegue la traduzione e, s'intende, la vende e la fattura, salvo ovviamente se per altri motivi uno studio o un'agenzia solleva a priori (generosamente) il traduttore da qualsiasi responsabilità (ma non ne conosco!).
Può accadere che il traduttore lavori per un cliente diretto ed è quindi direttamente responsabile con il fruitore finale del lavoro, ma spesso si ha un rapporto traduttore-agenzia-cliente dell'agenzia. In questo caso il traduttore risponde nei confronti dell'agenzia e non c'entra il tipo di testo. Non lo dico solo per Alessandra, ma anche e sopratutto per i colleghi più giovani che spesso non hanno chiaro il concetto di responsabilità.
Se ad esempio (esempio ahimé reale) traduce un'offerta in cui scrive "trasportatore a rulli" anziché "trasportatore a nastro", la consegna all'agenzia e l'agenzia al cliente, il cliente finale, accorgendosi troppo tardi dell'errore, si rivale sull'agenzia per le svariate migliaia di euro di modifiche e l'agenzia, a sua volta, si può rivalere sul traduttore. Interverranno poi i vari concorsi per vedere fino a che punto un traduttore deve sostenere il danno, poiché si presume che l'agenzia riveda il testo e quindi il traduttore potrebbe essere sollevato, in tutto o in parte, dalla responsablità. Nel caso di un cliente diretto, invece, la responsabilità è assunta direttamente dal libero professionista. E qui gli esempi si sprecano...

[Edited at 2009-03-12 12:41 GMT]
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alessandra nespoli
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Sì Mariella Mar 12, 2009

Credo di essermi spiegata male....

Se la responsabilità civile consta nelle modifiche del testo e nelle conseguenze strettamente legate a queste (quindi magari i costi di un nuovo editing, una nuova stampa, etc. etc. che possono essere superiori al costo in sé della traduzione), sono d'accordo con te.

Io più che altro mi riferivo al discorso di Luciano, quando parlava ad esempio di bottone rosso/verde e relative conseguenze anche fatali. Quella responsabilità, io pe
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Credo di essermi spiegata male....

Se la responsabilità civile consta nelle modifiche del testo e nelle conseguenze strettamente legate a queste (quindi magari i costi di un nuovo editing, una nuova stampa, etc. etc. che possono essere superiori al costo in sé della traduzione), sono d'accordo con te.

Io più che altro mi riferivo al discorso di Luciano, quando parlava ad esempio di bottone rosso/verde e relative conseguenze anche fatali. Quella responsabilità, io personalmente non me l'assumo, non credo che mi competa, perchè ci sono professionisti ed enti atti a certificare proprio quello, e non credo che sarei disposta ad assumermela, sicuramente non alle mie attuali tariffe. Oltretutto se si parla in grande, quindi di impianti industriali o infrastrutture per il trasporto o veicoli di ogni tipo di serie, si parla di danni di milioni di euro, e non credo né di potermi permettere un'assicurazione che mi copra per tali cifre, né son sicura che qualcuno sarebbe disposto tanto facilmente ad assicurarmi.

Poi, questi aspetti, dal momento che i miei clienti sono soprattutto agenzie, non li conosco perfettamente, quindi potrei anche sbagliare. Mi sembra in ogni caso improbabile, che certe agenzie mie clienti si assumano responsabilità di tale entità. Non ne avrebbero neanche le qualifiche nè la preparazione, da un punto di vista tecnico.
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allaroundwords
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Traduzioni e responsabilità Mar 14, 2009

Grazie a tutti e anche a te, Mariella, per i vostri interventi.

A questo punto concordiamo tutti sul fatto che un traduttore risponde direttamente SOLO nei confronti di colui che gli ha commissionato il lavoro.
Nel caso di un'agenzia, il traduttore è quindi responsabile del proprio lavoro nei confronti dell'agenzia che gli ha commissionato la traduzione, la quale a sua volta è responsabile nei confronti del cliente finale.

A questo punto vi cito di nuovo la part
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Grazie a tutti e anche a te, Mariella, per i vostri interventi.

A questo punto concordiamo tutti sul fatto che un traduttore risponde direttamente SOLO nei confronti di colui che gli ha commissionato il lavoro.
Nel caso di un'agenzia, il traduttore è quindi responsabile del proprio lavoro nei confronti dell'agenzia che gli ha commissionato la traduzione, la quale a sua volta è responsabile nei confronti del cliente finale.

A questo punto vi cito di nuovo la parte della clausola del supplier contract relativa alla responsabilità. Ora mi è più chiaro che cosa non mi convinceva per nulla.

The Supplier shall be liable for any damages suffered by (nome dell'agenzia), THEIR CLIENTS, AND THIRD PARTIES in connection with the services...

Il traduttore è responsabile nei confronti dell'agenzia - e fin qui ci siamo - ma non può esserlo nei confronti del cliente finale, trattandosi di un rapporto traduttore-agenzia-cliente.

Comunque sono completamente d'accordo con Luciano sulla necessità di non accettare tutto in maniera passiva - non solo, come in questo caso, firmare un documento che non ci convince ma anche, ovviamente, accettare passivamente tempi di consegna infattibili o tariffe senza una negoziazione...

Una proposta di discussione: quali sono, secondo voi, altre fasi importanti del nostro lavoro in cui sarebbe necessario un atteggiamento critico che invece spesso manca?
(Lasciando da parte il discorso tariffe)

Mariella, per quanto riguarda quanto scrivi:
tu sei responsabile nei confronti dell'agenzia (anche se non necessariamente per un importo pari al valore della traduzione, ma può essere anche più alto. Se ti interessano degli esempi te li scrivo)


sì, mi interesserebbe qualche esempio, ti ringrazio

Grazie a tutti e buona domenica!
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Mariella Bonelli
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Esempi Mar 15, 2009

allaroundwords wrote:

sì, mi interesserebbe qualche esempio, ti ringrazio



Innanzitutto io non firmerei senza discutere, come ti è già stato suggerito, soprattutto non la clausola secondo cui saresti responsabile nei confronti non solo dell'agenzia, ma anche dei suoi clienti e di terzi. Mi sembra eccessivo. Secondo me, come si diceva, l'agenzia può sempre rivalersi su di te in seconda battuta, ma partire accettando di rispondere su tutto mi sembra un po' troppo.

Per quanto riguarda gli esempi, uno è appunto quello del nastro trasportatore citato sopra. Nella fattispecie è stato poi concordato che la società produttrice del nastro avrebbe sostenuto il 50% del danno, mentre l'altra metà era a carico dell'agenzia. Non ho idea se l'agenzia si sia poi rivalsa nei confronti della collega, ma francamente non credo. Tra l'altro, da quel che a suo tempo mi era sembrato di capire (leggendo anche il testo con l'errore) la collega era una traduttrice tecnica piuttosto esperta, ma evidentemente la distrazione può sempre succedere. Il danno era più o meno di circa 10.000 euro e la traduzione in questione non superava le due-tre paginette.

Un altro esempio è successo a me con un lavoro in outsourcing dato attraverso il mio studio. Una collaboratrice ha erroneamente tradotto in inglese "quarantesimo anniversario" anziché "cinquantesimo anniversario". Peccato che il testo servisse per la registrazione di un DVD, per cui il mio cliente aveva prenotato la sala di registrazione, aveva pagato lo speaker, ecc. Dopo il lavoro, si sono accorti di questo errore, micidiale per un DVD creato appositamente per l'anniversario! Il testo non era nemmeno una paginetta, il danno è stato di "soli" 300 euro. Ho ritenuto giusto far intervenire la mia assicurazione, che dopo circa 6 mesi e innumerevoli spiegazioni (non ne capiscono **nulla**) ha pagato. La collega non era assicurata e io non le ho chiesto nulla. Ripeto, la distrazione può succedere anche ai traduttori più esperti (e lei lo è), il danno non era molto e in più io avrei dovuto rivedere il testo, come faccio sempre. In quell'occasione, di corsa e fiduciosa che quella mezza paginetta fosse buona come al solito, le ho dato un'occhiata troppo veloce.

Casi analoghi possono succedere tutte le volte che si traduce qualcosa che poi va in stampa (opuscoli pubblicitari, inviti, volantini, ecc.). Basterebbe cambiare erroneamente un numero ("Invito per il 26 aprile" anziché "25 aprile") per dover poi affrontare spese di rifacimento di materiale stampato. Senza parlare delle traduzioni mediche e legali, le cui conseguenze possono avere ripercussioni assai più gravi.


 
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Grazie per gli esempi Mar 18, 2009

Grazie per gli esempi, Mariella

Discuterò con il cliente i punti che non mi convincono e, in funzione di questo, vedrò se firmare oppure se, come era mia intenzione prima del post, non farlo.


 


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