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Spanish to Italian: ECOGRAFIA TIROIDEA General field: Medical Detailed field: Medical (general)
Source text - Spanish SERVICIO DE RADIODIAGNOSTICO Y ECOGRAFIA.
Paciente: Dna. MARIA XXX
Dr: JESÚS XXX
Prueba efectuada: ECOGRAFIA TIROIDEA
Fecha: 7 FEBRERO 1996
Descripción de imágenes obtenidas:
ESTROMA: Se trata de una glándula "heterogénea, destacando una buena homogeneidad e indennidad del lobulo tiroideo derecho y de la porción derecha dei itsmo e imágenes nodulares hipodensas, con ligero refuerzos de ecos en pared distal a la sonda, la mayor de las cuales se aloja en la polo superior del lobulo tiroideo izquierdo (Ni) y la segunda en la porción mas lateral y externa de dicho lobulo (N2), por encima del eco seccional de la carótida común izquierda (CA). La primera presenta unos ejes de 14x7 mm. y la mas pequeña de 9 x 6 mm. Se estudian con el modulo Doppler pulsado y Doppler-color, objetivándose la existencia de algunos vasos de velocidades bajas alrededor de ambas lesiones, de tipo capsulares y algunos pequeños vasos pulsátiles dentro de ambas.
TAMAÑO: La glándula se encuentra ligeramente incrementada sobre todo a la altura del itsmo y del lobulo tiroideo izquierdo.
ALTERACIONES PERITIROIDEAS: No se visualizan.
DESPLAZAMIENTOS VASCULARES CERCANOS: No se producen.
Hallazgos patológicos:
BOCIO MULTTNODULAR INCIPIENTE, DE TIPO MIXTO, CON ZONAS FOLICULARES DE ASPECTO LIQUIDO EN AMBOS LÓBULOS.
Un cordial saludo.
Dr. ESTEBAN XXX
Translation - Italian SERVIZIO DI RADIOLOGIA ED ECOGRAFIA.
Paziente: Sig.ra MARIA XXX
Dott.: JESÚS XXX
Esame effettuato: ECOGRAFIA TIROIDEA
Data: 7 FEBBRAIO 1996
Descrizione delle immagini ottenute:
STROMA: ecostruttura ghiandolare omogenea. Si evidenziano buona omogeneità e integrità del lobo tiroideo destro e della regione destra dell’istmo e immagini nodulari ipodense, con leggero rinforzo degli echi sulla parete distale rispetto alla sonda (rinforzo di parete posteriore). La maggiore di queste è situata sul polo superiore del lobo tiroideo sinistro (N1), l’altra sulla regione più laterale ed esterna del medesimo lobo (N2), al di sopra dell’eco relativo alla sezione della carotide comune sinistra (CA). Il diametro della prima misura 14 x 7 mm, quello della seconda, più piccola, 9 x 6 mm. L’esame è eseguito con i sistemi di Doppler pulsato e Color Doppler, che rivelano la presenza di alcuni vasi a ridotta velocità del flusso sanguigno intorno ad entrambe le lesioni, di tipo capsulare, e di alcuni piccoli vasi pulsanti all’interno delle stesse.
DIMENSIONI: la ghiandola appare leggermente ingrossata, soprattutto a livello dell’istmo e del lobo tiroideo sinistro.
ADENOPATIE PERITIROIDEE: assenti.
SPOSTAMENTI VASCOLARI LIMITROFI: assenti
Patologia riscontrata:
STRUMA MULTINODULARE INCIPIENTE, DI TIPO MISTO, CON ZONE FOLLICOLARI DALL’ASPETTO LIQUIDO IN ENTRAMBI I LOBI.
Cordiali saluti,
Dott.: ESTEBAN XXX
English to Italian: TRATTA, TRAFFICO E DIRITTI UMANI General field: Social Sciences Detailed field: Social Science, Sociology, Ethics, etc.
Source text - English Trafficking, Smuggling, and Human Rights
By Jacqueline Bhabha
Harvard University
March 2005
In recent years, the smuggling of human beings across international borders has grown rapidly. A small-scale cross border activity affecting a handful of countries has become a multimillion-dollar activity that is global in scope.
Information about human smuggling — the numbers of people smuggled, the conditions that they endure in transit and their treatment on arrival — is patchy at best. It is currently estimated that some 800,000 people are smuggled across borders every year.
These figures mask the complex and various experiences of the men, women, and children caught up in such processes. Those who are smuggled include political refugees, those fleeing conflict and violence of various kinds, and economic migrants in search of a better life.
This is by nature a secretive, illicit activity, and one that is increasingly controlled by transnational organized crime syndicates. What little we do hear, however, gives ample cause for human rights concerns — numerous press articles describe cases of migrants drowning in unsafe vessels or suffocating to death in overcrowded truck compartments and ships, or being victimized for revealing information about smuggling gangs.
Many of those who do reach their destination find themselves locked in cycles of violence, exploitation, and abuse. These violations tend to go unreported because the victims fear arrest and deportation on one hand, and retribution by smuggling gangs on the other.
The spread of human smuggling needs to be understood in the context of globalization and migration. Since 1965, the number of international migrants has doubled to some 175 million persons at the turn of the millennium. Prospects of a better life abroad, poverty, economic marginalization, political and social unrest, and conflict are all incentives to move.
In an increasingly interconnected world, movement is easier. As push and pull factors encourage increasing numbers of people to migrate, these individuals in turn collide with the many legal obstacles to entry that industrialized countries have put in place.
However, opportunities to immigrate legally are severely limited. Migrants, including asylum seekers, have increasingly resorted to illegal entry and unauthorized stays, and ever-larger numbers use the services of smugglers to evade the system, compounding their vulnerability to exploitation and ill treatment.
Translation - Italian Tratta, traffico e diritti umani
Di Jacqueline Bhaba
Università di Harvard
Marzo 2005
Il traffico di migranti a livello internazionale è cresciuto rapidamente nel corso degli ultimi anni. Un’attività transfrontaliera che riguardava un gruppo esiguo di Paesi ed era praticata su scala ridotta si è trasformata in un’attività multimilionaria di portata mondiale.
Le informazioni sul traffico di esseri umani restano ancora piuttosto limitate: non esistono dati certi sul numero di migranti coinvolti e non si sa bene a che condizioni siano sottoposti durante il trasferimento e al loro arrivo. Stando ad alcune stime, ogni anno sarebbero circa 800.000 le persone trafficate.
Questo dato in realtà cela le storie peculiari e complesse degli uomini, le donne e i bambini coinvolti in questo genere di operazioni. Tra loro figurano rifugiati politici, persone in fuga dalla guerra o da violenze di vario tipo e migranti economici in cerca di fortuna.
Il traffico è per natura un’attività nascosta, illegale e soggetta sempre più spesso al controllo del crimine organizzato transnazionale. In ogni caso, le poche informazioni disponibili sull’argomento danno ampio adito a preoccupazioni riguardo alla violazione dei diritti umani. La stampa infatti racconta spesso storie di migranti annegati durante le traversate su imbarcazioni di fortuna, morti per asfissia in camion o navi sovraffollati o vittime di ritorsioni per avere rivelato informazioni segrete sulle organizzazioni che gestiscono il traffico.
Chi giunge a destinazione si ritrova spesso invischiato in una spirale di violenza, sfruttamento e abusi che generalmente non vengono denunciati, sia per paura di essere arrestati o espulsi dal Paese, sia per le rappresaglie della criminalità organizzata.
La diffusione del traffico di esseri umani va analizzata nel contesto della globalizzazione e dell’immigrazione. Secondo alcune stime, all’inizio del nuovo millennio sarebbero stati ben 175 milioni i migranti internazionali: il doppio rispetto al 1965. Il sogno di un futuro migliore, la povertà, la discriminazione economica, i disordini politici e sociali dei loro Paesi d’origine sono tutti fattori che incentivano l’immigrazione.
In un mondo sempre più interconnesso, spostarsi è diventato più semplice, ma se da un lato i fattori di spinta e di attrazione inducono sempre più persone a migrare, dall’altro bisogna fare i conti con l’irrigidimento delle politiche di ingresso messe in atto dai Paesi industrializzati.
Poiché le opportunità di emigrare legalmente sono molto ridotte i migranti, compresi i rifugiati politici, sempre più spesso entrano in uno stato illegalmente, vi soggiornano senza permesso e ricorrono in misura sempre maggiore ai trafficanti per eludere il sistema, esponendosi così al rischio di sfruttamento e soprusi.
English to Italian: AUDIODESCRIZIONE BRITISH MUSEUM General field: Art/Literary Detailed field: Archaeology
Source text - English T2_COLOSSAL BUST OF RAMESSES II (00:03:20)
Ramesses II succeeded his father Sety I as ruler of Egypt in around 1279 BC and ruled for 67 years. This bust of Ramesses is from the Ramesseum, his mortuary temple at Thebes in Egypt, and dates from the 19th Dynasty, about 1250 BC. It is one of the largest piecesof Egyptian sculpture in the British Museum. It weighs 7.25 tons and measures just over two and a half metres from the top of his headdress to the base of his ribs and just over 2 metres across his shoulders.
This mammoth fragment is the upper part of a seated statue which was located in the second court of the temple. It is cut from a block of two-coloured granite – dark grey and rose pink. The men who carved it have cleverly selected the stone, so that from the neck up, the pink colour predominates.
The bust shows an idealised image of Ramesses as a young man, with high cheek-bones and smooth skin. His eyebrows arch gently over wide, almond-shaped eyes that – in a break from convention – are angled down slightly, as though this great Pharaoh is gazing down at us lesser mortals. His nose is straight and well-defined and his full lips are set in a serene smile.
Jutting below his chin is the rectangular false beard traditionally worn by royalty. It is decorated with horizontal stripes carved into the stone. A thin strap can just be made out, running from the beard to each ear, which would have secured the beard in place.
Ramesses also wears the nemes or royal head-dress. In real life this would have been made of striped cloth and bound tight around his forehead, tucked behind his ears,and folded back over his head, to hang down stiffly either side of his face. The stone head-dress of the statue is surmounted by a diadem or headband in the shape of auraeus – a rearing cobra. And on top of his head Ramesses wears a modius crown
encircled with cobra heads set side by side, each surmounted by a sun-disc. A large section of this crown has broken off from the top, directly above Ramesses' left eye, running in a jagged diagonal line down towards his right ear. His left arm, too, is missing from the shoulder and in his bare torso there is a hole – approximately 5 centimetres in diameter – bored out of the granite just above his right breast. This hole is said to have been made by members of Napoleon's expedition to Egypt at the end of the eighteenth century, in an unsuccessful attempt to remove the statue. The statue was eventually retrieved from the Ramesseum by Giovanni Belzoni in 1816. The back of the bust is supported by a vertical pillar of stone inscribed with hieroglyphs. The symbols are in two separate columns down the centre of the pillar. They include Ramesses' name and his title as King of Upper and Lower Egypt.
Translation - Italian T2_COLOSSALE BUSTO DI RAMSES II (00:03:20)
Ramses II, succeduto al padre Seti I, diventò sovrano d’Egitto intorno al 1279 a.C. e regnò per 67 anni. Questo busto di Ramses proviene dal Ramesseum, il tempio mortuario del faraone situato a Tebe (Egitto), e risale alla XIX dinastia, intorno al 1250 a.C. Si tratta di una delle più grandi sculture egizie del British Museum. Pesa 7,25 tonnellate e misura oltre due metri e mezzo dalla punta del copricapo fino alla base delle costole e oltre due metri da una spalla all’altra.
Questo mastodontico frammento è la parte superiore di una statua in posizione seduta che si trovava nel secondo cortile del tempio. È ricavata da un blocco di granito bicolore, rosa chiaro e grigio scuro. Gli scultori hanno lavorato la pietra con intelligenza, cosicché dal collo in su predomina il colore rosa.
Il busto rappresenta la figura idealizzata di Ramses, ritratto come un giovane dalla pelle liscia e gli zigomi alti. Le delicate sopracciglia si incurvano su grandi occhi a mandorla che, diversamente dalle convenzioni, sono leggermente rivolti verso il basso, come se il Grande Faraone stesse osservando noi comuni mortali. Il naso è diritto e ben definito e le labbra carnose sono distese un sereno sorriso.
Al di sotto del mento sporge la barba posticcia rettangolare indossata per tradizione dai membri della famiglia reale. La barba è decorata con strisce orizzontali scolpite nella pietra. È possibile intravedere il cinturino sottile che, correndo da un orecchio all’altro, teneva ferma la barba.
Ramses indossa poi il nemes o copricapo reale. Nella realtà tale accessorio era costituito da un tessuto a strisce avvolto stretto attorno alla testa, fissato dietro le orecchie e ripiegato sul capo in modo che ricadesse rigido ai due lati del viso. Il copricapo di pietra della statua è sormontato da un diadema o fascia a forma di ureo, un cobra eretto. Sulla testa, Ramses indossa una corona a modio cinta da teste di cobra poste l’una accanto all’altra, ognuna sormontata da un disco solare. Gran parte della corona si è staccata dall’alto proprio in corrispondenza dell’occhio sinistro di Ramses e disegna una linea frastagliata verso l’orecchio destro.
Anche al braccio sinistro manca la spalla e nel torso nudo della figura c’è un foro del diametro di circa 5 centimetri praticato nel granito proprio sopra il petto destro. Il foro sarebbe stato fatto alla fine del XVIII secolo da alcuni membri della spedizione di
Napoleone in Egitto nel vano tentativo di rimuovere la statua. La statua verrà prelevata dal Ramesseum solo nel 1826 da Giovanni Belzoni. Il retro del busto è retto da un pilastro di pietra verticale inscritto con geroglifici. I simboli sono divisi in due colonne a partire dal centro del pilastro. Tra questi vi è il nome di Ramses e il titolo di Re dell’Alto e Basso Egitto.
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Translation education
Master's degree - Università degli Studi di Trieste
Experience
Years of experience: 9. Registered at ProZ.com: Jan 2014.
English to Italian (Università degli Studi di Trieste) English to Italian (Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori) Spanish to Italian (Università degli Studi di Trieste) Spanish to Italian (Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori)
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Microsoft Excel, Microsoft Word, OmegaT, Powerpoint, Trados Studio, Wordfast
I am a native Italian speaker, fluent in English and Spanish, with a Master’s degree in Specialised Translation.
I graduated with a distinction at the University of Trieste with a thesis on audio description in museums for the blind and visually impaired.
During my studies and in my career as a translator I have dealt with texts covering a wide range of subjects, such as medicine, law, literature, tourism, IT, human rights, science, and audio visual material (subtitling, dubbing, voiceover and audio description). As a result, I am familiar with a variety of genres, styles and registers and I am able to acquire the terminology of specific domains through accurate research.
I am passionate about linguistics, art, cinema, music, literature and travelling.
I consider myself to be a creative, proactive person, I am curious and always willing to learn more and improve my skills.
I am an accurate, highly reliable professional, able to prioritise and meet deadlines.