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Spanish to Italian: Justificación del Consejo Internacional de Monumentos y Sitios (ICOMOS) para la inclusión de Santiago en la lista de Patrimonio de la Humanidad General field: Other Detailed field: Tourism & Travel
Source text - Spanish Spanish
Title: Justificación del Consejo Internacional de Monumentos y Sitios (ICOMOS) para la inclusión de Santiago en la lista de Patrimonio de la Humanidad
Por ser un extraordinario conjunto de monumentos agrupados alrededor de la tumba de Santiago El Mayor, y destino de todas las rutas de la mayor peregrinación de la Cristiandad entre los siglos XI y XVIII, Santiago de Compostela es sin duda alguna uno de los más indiscutibles bienes patrimoniales de la Humanidad.
Esta ciudad, debido a su integridad monumental, reúne valores específicos y universales.
Al carácter único de sus obras maestras románicas y barrocas se añade la trascendental contribución estética que hace uso de elementos diacrónicos y dispares para construir una ciudad ideal que desborda a la vez Historia e intemporalidad.
La modélica naturaleza de esta ciudad de peregrinación cristiana, enriquecida por las connotaciones ideológicas de la Reconquista, tiene su eco en la enorme significación espiritual de uno de los pocos lugares tan profundamente embuidos de fe como para convertirse en sagrados para toda la Humanidad.
Translation - Italian Italian
Title: Giustificazione del Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti (ICOMOS) per l’inclusione di Santiago nella lista del Patrimonio dell’Umanità
Per essere uno straordinario congiunto di monumenti raggruppati attorno alla tomba di Santiago il Maggiore, e destino di tutte le piste del più grande pellegrinaggio della Cristianità tra i secoli XI e XVIII, Santiago de Compostela è senza alcun dubbio uno dei più indiscutibili beni patrimoniali dell’Umanità.
Questa città, dovuto alla sua integrità monumentale, riunisce valori specifici e universali. Al carattere unico delle sue opere maestre romaniche e barocche si aggiunge il trascendentale contributo estetico che fa uso di elementi diacronici e disparati per costruire una città ideale che oltrepassa allo stesso tempo Storia e atemporalità.
La natura esemplare di questa città di peregrinazione cristiana, arricchita dai connotati ideologici della Riconquista, fa eco nell’enorme significato spirituale di uno dei pochi luoghi così profondamente intrisi di fede da convertirsi in sacri per tutta l’Umanità.
English to Italian: The nineteenth century General field: Social Sciences Detailed field: History
Source text - English English
The nineteenth century
In 1788, when European settlement began, Australia’s Aboriginal population was about 400,000. Today, over 20 million people live here. Migration has been the main driver for this change. In New South Wales, four out of every ten people are either migrants or the children of migrants.
Clearly Australia has a rich migration history. However attitudes to migration have changed considerably over these 218 years.
The first migrants were decidedly involuntary, the convicts transported from Britain, Ireland and, to a lesser degree, other British colonies.
Altogether 80,000 arrived in between 1788 and 1840. From the 1830s they were joined by small numbers of voluntary migrants, again principally from Britain and Ireland. Some came under their own resources, others with assistance from one of the public or private schemes then available.
However, with the discovery of gold just outside Bathurst in 1851, the nature of Australian migration changed completely.
People arrived in far greater numbers and from more varied backgrounds than ever before. while the majority were from Britain and Ireland, 60,000 came from Continental Europe, 42,000 from China, 10,000 from the United States and just over 5,000 from New Zealand and the South Pacific. Although Australia never again saw such a rush of new immigrants, the heightened interest in settling here remained. By the time of Federation the total population was close to four million of whom one in four was born overseas.
Translation - Italian Italian
Il diciannovesimo secolo
Nel 1788, quando l’insediamento europeo iniziò, la popolazione aborigena australiana era di circa 400.000. Oggi, più di 20 milioni di persone vivono lì. La migrazione è stata il maggiore motore in questo cambio. Nel Nuovo Galles del Sud, 4 su 10 persone o sono immigrati o figli di immigrati.
Senza dubbio l’Australia ha una vasta storia di migrazione. Tuttavia le attitudini verso il fenomeno sono mutate considerevolmente nel corso di questi 218 anni.
I primi immigrati erano decisamente involontari, i detenuti trasportati dalla Gran Bretagna, Irlanda e, in minor misura, da altre colonie britanniche. Complessivamente in 80,000 giunsero nel Nuovo Galles del Sud tra il 1788 e il 1840. Dal 1830 a questo numero si aggiunse un piccolo numero di immigrati volontari, ancora una volta principalmente dalla Gran Bretagna e Irlanda. Alcuni arrivarono grazie alle proprie risorse, altri per mezzo dell’assistenza di uno dei piani pubblici o privati allora disponibili.
In ogni modo, con la scoperta dell’oro appena fuori Bathurst nel 1851, la natura dell’emigrazione australiana cambiò totalmente.
La gente giunse in numeri molto più grandi e da più diversificati contesti come mai si era verificato prima. Mentre la maggior parte proveniva dalla Gran Bretagna e Irlanda, 60.000 immigrati arrivarono dal Continente europeo, 42.000 dalla Cina, 10.000 dagli Stati Uniti e poco più di 5.000 dalla Nuova Zelanda e dal Sud Pacifico. Sebbene l’Australia non fu mai più testimone di una tale corsa di nuovi immigrati, l’elevato interesse a stabilirsi sulle sue terre perdurò. Al tempo della Federazione il totale della popolazione era vicino ai quattro milioni di cui uno su quattro era nato oltreoceano.
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