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Arabic to Italian: LETTERE A SAMIRA (1) General field: Art/Literary Detailed field: Poetry & Literature
Source text - Arabic رسائل إلى سميرة
ياسين الحاج صالح
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هذه هي الأولى من سلسلة رسائل يكتبها ياسين الحاج صالح لزوجته سميرة الخليل، المخطوفة في دوما منذ مساء يوم 9/12/2013، يحاول فيها أن يشرح لها ما جرى في غيابها.
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في سجنك الطويل الكتيم، ربما تتساءلين يا سمور: كيف لم أستطع مساعدتك كل هذا الوقت؟ كنتِ تظنين أني أستطيعُ أن أساعد، وها هي انقضت ثلاث سنوات وسبعة أشهر وأنت رهينة محبسك، لا تعرفين عني شيئاً، ولا أعرف عنك شيئاً. سأحاول أن أجيب هنا وفي رسائل أخرى. زوجك لا يزال الكاتب الذي لا يكاد يكون له «سلاح» غير الكلمات. كنتِ تظنين أن لي، ولنا معاً، ولرزان، معارف وشخصيات نافذة كان يفترض أن يستطيعوا المساعدة. سأجيبُ على هذا أيضاً.
لكن دعيني أولاً أشرح لك ما جرى في غيابك، وكيف حصل أن كانت قدرتي على تقديم العون لك، ولي، في هذه المحنة القاسية، أقل مما كنتُ أتوقع أنا بالذات. سأفترضُ يا سمور أنك تخرجين الآن من عالم الغياب، وتريدين أن تعرفي ماذا جرى في غيابك. بمقصد أن تفيد هذه الأوراق في فهم ما جرى أكتبها لك. وعلى ضوء هذه النية تقرئينها أنت. أنت مخاطَبَتي، ولكِ أكتب، لكن أفترضُ أنه يمكن لرزان أن تقرأ أيضاً، وائل وناظم كذلك، أو فائق وجهاد اللذين لا يزالا غائبين مثلك عند الدولة الأسدية، أو فراس واسماعيل الذين لا يزال غائبين أيضاً عند داعش.
تعرفين يا سمور أني جئتُ إلى الغوطة في الأيام الأولى من نيسان 2013. بعدها بأيام حدثَ شيئان. ظهرت داعش من انشقاق في جبهة النصرة التي استقطبت مجاهدين من بلدان عربية رأيت بنفسي واحداً منهم في الغوطة الشرقية وقتها، سعوديٌ نسيتُ اسمه، وتدخلَ حزب الله اللبناني علناً إلى جانب النظام في القْصير. يصلح هذا الشهر أن يكون بداية اصطلاحية لتركب طبقة من صراع سني شيعي فوق الثورة السورية. نحن، أنت ورزان وأنا، خرجنا من دمشق في بداية طور جديد من أطوار الثورة السورية التي تحولت، مروراً بهذا الطور، إلى مسألة عالمية اسمها المسألة السورية. لم يكن هذا واضحاً لنا أو لغيرنا مثل معظم الوقائع التاريخية التي لا يراها الناس إلا بعد حين قد يطول. كنتُ في الرقة حين بدأتُ أدرك أن الإطار الوطني للصراع السوري أخذ ينهار في النصف الثاني من عام 2012، أي بعد عام كامل من بدء الانهيار. ولم يكن أحدٌ قد تنبه إلى ذلك من قبل وحاول أن يبني عليه شيئاً.
Translation - Italian LETTERE A SAMIRA (1)
di Yassin Al Haj Saleh
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Questa è la prima di una serie di lettere scritte da Yassin Al Haj Saleh per la moglie Samira Al Khalil, sotto sequestro a Duma dalla sera del 9 dicembre 2013, in cui lo scrittore prova a raccontare quello che è successo in sua assenza.
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In questa tua lunga e impenetrabile prigionia, Sammur, ti sarai forse chiesta come sia possibile che in tutto questo tempo io non sia riuscito ad aiutarti. Pensavi che avrei potuto fare qualcosa e invece sono già trascorsi tre anni e sette mesi da quando sei detenuta in ostaggio, senza sapere niente di me, come io non so più niente di te. Proverò a risponderti qui e nelle prossime lettere: tuo marito è ancora lo scrittore che non ha altre armi se non le parole. Pensavi che, per me, per noi due, per Razan, conoscenti e personalità influenti avrebbero potuto fare qualcosa? Risponderò anche a questo.
Prima permettimi di spiegarti cos’è successo in tua assenza e di come, in questo periodo di grande sofferenza, le mie forze non siano bastate ad aiutarti (e aiutarmi) come avrei pensato di poter fare. Sammur, immaginerò che tu sia appena uscita dal mondo di prigionia e che voglia sapere cosa sia successo in tua assenza. Ti scrivo con l'intento che queste pagine possano esserti utili a capire quanto è accaduto. Leggile dunque alla luce di tale proposito. Tu sei il mio interlocutore, e per te io scrivo, ma immagino che anche Razan le possa leggere, così pure Wael e Nazem, Fayeq e Jihad, scomparsi come te nello stato di Assad, oppure Firas e Ismail, scomparsi nelle mani di Daesh.
Sammur, lo sai che venni a Ghuta i primi di aprile del 2013? Pochi giorni dopo accaddero due cose: fece la sua apparizione Daesh, separandosi da Jabhat el Nusra che polarizzava i guerriglieri provenienti dai paesi arabi (in quel periodo ne vidi io stesso uno a Ghuta Est: un saudita di cui ho dimenticato il nome); e a Qusair i libanesi di Hezbollah intervenirono apertamente a fianco del regime. Quel mese può essere considerato convenzionalmente l’inizio della costituzione di un nuovo livello di scontro sulla rivoluzione siriana: lo scontro sunnita-sciita. Noi, tu, Razan e io, abbiamo lasciato Damasco all’inizio di questa fase, quando la rivoluzione siriana si stava trasformando nella questione globale chiamata “la questione siriana”. Allora non ci era chiaro, né a noi, né agli altri: come per la maggior parte delle situazioni storiche non si comprende se non dopo parecchio tempo. Ero a Raqqa quando cominciai a capire che la base nazionale del conflitto siriano aveva iniziato a collassare nella seconda metà del 2012, [lo capii] esattamente un anno dopo il suo collasso, ma nessuno se ne accorse prima, né cercò di riparare la situazione.
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Translation education
Master's degree - Ca` Foscari University - Venice
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Years of experience: 17. Registered at ProZ.com: May 2011.
Arabic to Italian (UNIVE) Arabic to Spanish (Uni Granada) Arabic to English (UNIVE) English to Italian (UNIVE) Arabic to Italian (Università Ca' Foscari Venezia)
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