Here's What Follows 13:49 Mar 30, 2018
Il censimento del 1982 ha evidenziato un mutamento di importanza fra le varie colture: al primo posto, come superficie agricola utilizzata, si collocano ora i cereali (che, grazie all'espansione del mais e del riso, coprono pressoché un terzo del totale); pascoli e prati permanenti scivolano al secondo posto, con una superficie che non raggiunge il 29%; le colture legnose, in particolare vite e olivo, sono pressoché stabili, mentre l'orticoltura e più in generale le coltivazioni forzate (in serra o in tunnel) continuano a crescere. Inoltre i dati dei censimenti agricoli registrano una notevole espansione del bosco, che ormai è giunto a occupare il 36% del totale, e un ulteriore incremento dei terreni improduttivi. Sullo sfondo resta costante la diminuzione graduale del numero delle aziende, della superficie aziendale totale e della superficie agricola utilizzata. Occorre rilevare che l'agricoltura italiana deve ormai fare i conti col crescente peso delle grandi imprese agroalimentari multinazionali che, imponendo le loro logiche di mercato, finiscono coll'influenzarne profondamente le scelte. |