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Dettaglio per dettaglio nel caso tu ti riferissi alla lettera P iscritta nel tondino rosso va chiarito che non si tratta di un logo che contraddistingue i membri paganti da quelli non paganti bensi il network di membri Certified PRO http://www.proz.com/translation-center/, fermo restando che la relazione stabilita in questo modo con lo status di traduttore professionista non si propone di essere biunivoca (né potrebbe esserlo).
Per me: la questione posta era non-Pro; se fosse stata posta in un modo (secondo me) più corretto sarebbe stata Pro. In altri termini, non si tratta di valutare il *termine* ma la *domanda* Non quello che all'asker serve o "basta" ma quello che ha effettivamente chiesto. A ogni modo, visto che questa non è la sede per discutere delle nostre interpretazioni della classificazione non-Pro di Proz, forse tanto vale agree to disagree... (solo un dettaglio: iscritto non pagante di Proz non equivale a non-PRO, e pagante non equivale a PRO.)
Non credo che all'asker bastasse o basti soffermarsi sulla versione ottenibile da chiunque sia in grado di interpretare la generica area semantica...tu sai bene che affidando una traduzione a una "qualsiasi persone bilingue (non traduttore, come vuole la definizione e come è implicito nell'aggettivo 'qualsiasi')" il testo fonte e quello target potrebbero legittimamente risultare del tutto diversi e comunque il risultato stilistico lascerebbe molto a desiderare nella maggior parte dei casi. A mio avviso varrebbe la pena definire i quesiti non-PRO quelli per i quali lo sforzo di una "qualsiasi persona bilingue" e lo sforzo, anche molto acuto, di un traduttore esperto porterebbero a un risultato identico, mentre le domande PRO (come del resto coloro che hanno stabilito le regole del sito sanno piuttosto bene) sarebbero tutte le altre, cioè almeno il 90% delle domande... Nel nostro caso ad esempio Pataflò e io, entrambi traduttori PRO, sosteniamo due cose diverse (così come vi sono colleghi che hanno avallato una e non l'altra delle due versioni) mentre, se ci pensi, le domande non-PRO non generano dubbi e sono quel idonee a mettere tutti d'accordo (o, quanto meno, i traduttori PRO)
perché secondo me, con il contesto dato, non è possibile discutere di sfumature o di resa più adeguata ma solo individuare una generica area semantica; e questo è appunto ciò che può fare "qualsiasi persona bilingue" - (o anche non bilingue, purché abituata a leggere un certo tipo di testi in inglese...)
Aggiungo rivolgendomi a 67aissela, tanto per confermare che le sfumature possono essere davvero molteplici, che avevo ricavato la mia proposta da un sito in lingua francese in cui all'espressione in inglese veniva fatta corrispondere la locuzione "L'observateur neutre" per cui, tenuto conto della tua precisazione, direi che potresti renderlo anche con "osservatori neutrali"
si, mi scuso se non ho citato più di quanto scritto. Il testo riguarda la guerra in Iraq. Credo, quindi, che la traduzione più appropriata sia proprio "osservatori imparziali".
Ciao Alfredo, sono d'accordo ma dal canto mio stento a credere che un non addetto ai lavori (cioè un non traduttore), interrogato su due piedi, saprebbe diligentemente scegliere - quand'anche disponendo dell'intero contesto - tra laico, imparziale, esterno o estraneo, salvo non concludere che uno vale l'altro, ciò che tu intendevi invece escludere...
1. sarebbe meglio cercare di mettere nella domanda un espressione pressapoco di senso compiuto - qui si può trovare problematico, e chiedere un aiuto, "lay observers", o il solo aggettivo "lay" o l'intera espressione ("unbeknownst... "); "most" è il solito avverbio, come dice Oscar, che significa "la maggior parte" (dei "lay observers", in questo caso); 2. per dire qualcosa di preciso è *indispensabile*, tanto più parlando di storia, avere più contesto (la frase intera, il tipo di testo, almeno un cenno all'epoca e gli avvenimenti dicui si parla); gli osservatori "lay" per esempio, potrebbero essere imparziali, esterni o estranei (a una certa organizzazione o categoria), laici (nel senso di non ecclesiastici)...; "unbeknownst" potrebbe significare "all'insaputa" ma in altri casi potrebbe essere più opportuno girare la frase (che so, "di cui gli osservatori laici erano ignari"), o in altri modi ancora, a seconda di quel che precede. Altrimenti è un po' un tirare a indovinare.
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(all'insaputa) della maggior parte degli osservatori imparziali
Explanation: Mi sembra così...
Oscar Romagnone Italy Local time: 02:43 Works in field Native speaker of: Italian PRO pts in category: 48
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lay observer = osservatore esterno / non addetto ai lavori / chi vede la cosa da fuori
Explanation: la persona non addentro alla tematica, che non conosce tutta la storia e i suoi retroscena...
AdamiAkaPataflo Germany Local time: 02:43 Works in field Native speaker of: Italian PRO pts in category: 50