cote (nel contesto) quota
Language variant: I biocarburanti di prima generazione non hanno più la quota.
Explanation: I biocarburanti di prima generazione non hanno più la quota/sono fuori quota/non potranno più concorrere a formare la quota. La mia interpretazione è questa: in questo contesto “cote” va tradotto con “quota” (è un termine comune nella politica energetica). Si parla di “quote” che indicano la percentuale di energia che può/deve (negli auspici!) essere prodotta da determinate fonti. Dato che il tuo testo parla delle decisioni prese nell’ultima riunione dei G8 in Giappone, devi ricercare dei siti che spieghino cos’è stato deciso per quanto riguarda la politica energetica nei dettagli. Qui c’è una sintesi generale: http://www.helpconsumatori.it/news.php?id=19695 Per quanto riguarda la quota dei combustibili di prima generazione ho trovato questo sito che parla della politica energetica europea ma che da molti elementi utili: http://www.eurocin.eu/Page/t10/view_html?idp=285 In particolare leggi la parte seguente e soprattutto quella tra asterischi: “Nel marzo 2007 i leader europei hanno deciso che era giunto il momento di elaborare una politica energetica ed ambientale integrata, basata su obiettivi chiari e su un calendario preciso per ridurre l'impiego di combustibili fossili, promuovere il risparmio energetico e sviluppare le fonti di energia alternative. L’80% circa dell’energia consumata nell’UE deriva dai combustibili fossili: petrolio, gas naturale e carbone. Di questa percentuale, una parte considerevole, in costante aumento, proviene da paesi terzi, il che rende l’UE vulnerabile alle riduzioni degli approvvigionamenti o all’aumento dei prezzi. Se non si riesce a controllare il consumo energetico e a diversificare le fonti energetiche, di qui al 2030 la dipendenza dalle importazioni potrebbe salire al 93% per il petrolio e all’84% per il gas. La via da seguire è costituita da una combinazione di fattori: - risparmio energetico, grazie ad una riduzione dei consumi del 20% rispetto alle previsioni per il 2020; - aumento, al 20% entro il 2020, *della quota* delle fonti rinnovabili nel consumo energetico totale; - ***aumento, ad almeno il 10% entro il 2020, della quota dei biocarburanti nel consumo totale di petrolio e diesel, a condizione che siano commercialmente disponibili biocarburanti sostenibili "di seconda generazione" ottenuti da colture non alimentari***; - riduzione, di almeno il 20% entro il 2020, delle emissioni di gas a effetto serra; - un mercato interno dell’energia che apporti benefici reali e tangibili ai privati e alle imprese ; - migliore integrazione della politica energetica dell'UE con altre politiche, come l’agricoltura e il commercio; - intensificazione della collaborazione a livello internazionale. Qui si parla della quota di biocarburante (carburante prodotti da colture e non da giacimenti fossili) nel combustibile. La UE si propone di aumentare la quota di questi biocarburanti ma specifica che non deve trattarsi di biocarburanti di prima generazione (cioè, si evince dal testo, di quelli derivanti da colture alimentari). Il motivo è chiaro, legato alle polemiche che ci sono state a proposito di questi biocombustibili (come quello derivato dal mais), accusati di sottrarre preziose fonti alimentari per la produzione del carburante anziché per sfamare la popolazione. (Vedi per esempio: http://www.ecoblog.it/post/6366/speciale-g8-linutile-vertice... ) Ora, ti ho suggerito una soluzione generica ma per essere sicuri di tradurre al meglio bisognerebbe appurare in che senso è stato deciso che questi biocarburanti di prima generazione non abbiano più la quota perché potrebbe essere avvenuto in due sensi opposti: nel senso che si vuole bandirli e non potranno quindi più concorrere a formare la percentuale del biocarburante o, al contrario, nel senso che si potranno usare liberamente (non saranno sottoposti a vincoli di quota). Personalmente propendo per la prima ipotesi, cioè suppongo che si a stato deciso, analogamente a quanto fatto dall’Europa, di favorire biocarburanti di nuova generazione. Questa ipotesi sembrerebbe avvalorata dal seguente articolo che parla sempre del G8: http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=12709&geo=12&theme... “E’ stato anche chiesto ai Paesi con sufficienti riserve alimentari di cederne parte a chi ne manca, nonché a tutti di assicurarsi che le politiche per il biocarburante siano compatibili con la sicurezza alimentare” Da un’altra sintesi sul vertice G8 ( http://www.globalbioenergy.org/4930.html ) “I leader del G8 hanno aggiunto di voler fare in modo che le politiche relative ai biocarburanti siano compatibili con la sicurezza alimentare e ***di voler incoraggiare la commercializzazione di biocarburanti di seconda generazione, che derivano da materiali non vegetali e biomasse non commestibili.”***
| Elisa Comito Local time: 06:53 Specializes in field Native speaker of: Italian PRO pts in category: 4
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