| « return to previous contest list Third ProZ.com Translation ContestEnglish to Italian Finalists:13 Source text:The problem of being awkward with introductions is not, for many, an “unusual situation.” You may find that you are often uncertain about whether to introduce someone using their first name, last name, or both; about whether to use a qualifier (“this is my friend, ______”); even about whether or not it is in fact your responsibility to introduce two people in a given situation. But all of this is small potatoes compared with the seemingly inevitable mingling nightmare of having to introduce someone whose name you have forgotten. It’s one thing to forget someone’s name if you’ve met them only once or twice, or if you haven’t seen them in a while. But all too often it’s someone whose name you really should know, and who is going to be insulted to find out you don’t. In other words, a faux pas in the making. This is absolute agony when it happens, and I’ve watched hundreds of minglers try to deal with different ways, ranging from exuberant apology (“Oh GOD, I’m so sorry, JEEZ, wow, I can’t believe I’ve forgotten your name!”) to throwing up their hands and walking away. But there are better ways to deal with this kind of mental slip. Next time you draw a blank while making introductions, try the following ploy: Force them to introduce themselves. This is the smoothest and most effective way to handle your memory lapse. When it’s done well, no one will ever suspect you. If you have forgotten one person’s name in the group, turn to that person first and smile. Then turn invitingly to a person whose name you do remember and say, “This is Linden Bond,” turning back casually toward the forgotten person. The person whose name you haven’t mentioned yet will automatically (it’s a reflex) say “Nice to meet you, Linden, I’m Sylvia Cooper,” and usually offer a hand to shake. |
| | Siete uno di quelli a cui in occasione delle presentazioni vengono i sudori freddi? Quelli che non sanno mai se usare il nome, il cognome o tutti e due, e se sia il caso di aggiungere che la persona presentata è un collega o un amico? Magari vi chiedete se spetti proprio a voi l’incombenza delle presentazioni…tutte quisquilie in confronto all’agghiacciante sensazione di vuoto mentale che vi prende quando tentate invano di ricordare un nome che si è volatizzato! Certo, un Show full text
Mi è piaciuta molto! Più sciolta dell'originale, eppure fedele. Nessuna traccia di "traduzione". |
| Trovo che vada un po' oltre il tono dell'originale. Un vero peccato perchè ritengo sia scritta benissimo. Complimenti |
| Complimentissimi e congratulazioni! Molto carino il nome "volatilizzato", mi è piaciuto molto!
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| Brava Unadiluna meritavi davvero di vincere un contest! Sei proprio brava! |
| Ciao! Sei stata la mia favorita. Sono pienamente d'accordo con Francesca. Brava! |
| Grazie tesorucci, è vero ipili, in inglese il tono è più compassato ma ho pensato di trasformare anche il modo di rendere lo humour secondo il nostro carattere. Sono sorpresissima della vincita, che bello, ho vinto qualcosa! ( E riaffiorò l'Annamaria di quando aveva quattro anni...) |
| Ti ho votata anch'io...veramente brava, complimenti! Sei fedele ma con lo stile italiano...questa è anche la mia filosofia, quindi complimenti complimenti complimenti! |
| Complimenti, ottimo lavoro. C'erano dei passaggi un po' ingarbugliati a mio parere, ma li hai localizzati molto bene. |
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| | L'imbarazzo che accompagna le presentazioni non è, per molti, una "situazione insolita". Spesso non si sa se presentare qualcuno utilizzando il nome, il cognome o entrambi; se sia necessario aggiungere un elemento che lo qualifichi ("questo è il mio amico, _______") o, addirittura, se è davvero compito proprio dover presentare due persone in una determinata situazione. Ma queste sono bazzecole, se paragonate all'incubo sociale, apparentemente inevitabile, di dover presentare qualcuno di cui si Show full text
Era una delle mie preferite e prescelte! Mi erano piaciute molto alcune soluzioni: "incubo sociale" e "gaffe imperdonabile". Brava! |
| Grazie Tex! :) Unadiluna meritava chiaramente di vincere! Complimenti a lei e a tutti! |
| Ciao. Grazie, la tua traduzione mi è piaciuta perchè il testo è scorrevole e hai trovato diverse soluzioni efficaci, come "una vera agonia" , e "espediente efficace". Brava! |
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| | Sentirsi impacciati nelle presentazioni per molti non è affatto insolito. Può capitare di essere incerti se presentare qualcuno usando nome, cognome o entrambi; se aggiungere altre informazioni (“questa è la mia amica, ____”); o addirittura se in una data situazione spetti proprio a noi far conoscere due persone. Ma queste sono bazzecole in confronto all’incubo di ogni festaiolo, che lo considera un disastro inevitabile: dover presentare qualcuno di cui non si ricorda il nome. Non Show full text
Moolto carina! Era nella mia rosa anche questa. La ritirata strategica era un tocco di classe! |
| Testo scorrevolissimo e piacevole da leggere, con tante soluzioni originali e ben pensate, dalla simpaticissima ritirata strategica all'amnesia, al dramma, al lapsus, al "non è grave dimenticare". Insomma sei proprio bravo/a, complimenti. |
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| | Sentirsi impacciati nel presentare persone che non si conoscono fra loro è per molti un “problema ricorrente”. Forse vi capita spesso di esitare mentre presentate una persona, siete incerti se optare per il nome, per il cognome, oppure nome e cognome per intero, se sia appropriato aggiungere il titolo della persona (“Le presento il mio amico ________”), o addirittura se spetti a voi presentare due persone che non si conoscono in un determinato contesto. Ma tutto questo è niente rispetto Show full text
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| | Per molti, la goffaggine durante le presentazioni non è certo un fatto "inusuale”. Sovente puoi accorgerti di essere molto incerto sul modo di presentare qualcuno, con il nome di battesimo, il cognome o entrambi, come qualificarlo ("Questo è il mio amico______"); persino sul fatto se sia o meno compito tuo presentare due persone in una data situazione. Ma queste sono bazzecole se paragonate all’apparentemente inevitabile incubo di confusione di dover presentare qualcuno di cui non ricordi il Show full text
Brava Angio! Applaudo al tuo spirito di partecipazione, ci vorrebbero più persone come te! |
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| | Per molte persone, sentirsi imbarazzati nelle presentazioni non è una “situazione insolita". Capita spesso di non sapere se presentare qualcuno con il nome, il cognome o entrambi, se qualificare la persona da presentare (“ti presento il mio amico/amica _____”) e persino se sia in effetti il caso di presentare due persone in una data situazione. Ma questo è niente se paragonato allo spauracchio, apparentemente inevitabile, di dover presentare qualcuno di cui non si ricorda il nome. Un Show full text
Io ho votato questa! Mi era piaciuta tantissimo la scelta di tradurre "JEEZ" con "nooooo", l'ho trovato molto realistico..Mi spiace non abbia vinto.. |
| Si è bella questa, di chi sarà mai? Peccato non saperlo |
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| | Per molti, il problema di sentirsi a disagio durante le presentazioni non è un “fatto eccezionale”. Spesso può succedere di avere dei dubbi se presentare qualcuno chiamandolo per nome, per cognome o se usare entrambi; se usare una qualifica (“questo è il mio amico ...”); o addirittura se spetti a voi presentare due persone in una determinata situazione. Ma tutto ciò è niente in confronto a quello che sembra essere l’incubo senza scampo dello smemorato che deve presentare qualcuno del Show full text
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| | Il problema dell’imbarazzo legato alle presentazioni per molte persone non è una “situazione insolita”. Spesso si può essere incerti se presentare qualcuno usando il nome di battesimo, il cognome o entrambi, se utilizzare informazioni aggiuntive (“ti presento il mio amico ______”), e persino sul fatto di avere o meno la responsabilità di presentare due persone in una determinata situazione. Ma tutto questo è ben poca cosa se paragonato all’incubo che vi si associa, apparentemente Show full text
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| | Diciamoci la verità, la maggior parte di noi, nel fare le presentazioni, è completamente negata, al punto che certi collezionano brutte figure da quando hanno iniziato a proferire le prime parole sensate, più o meno in 4a elementare, stando alle statistiche. Il blocco creativo da presentazione si appalesa con i seguenti dubbi amletici: usare il nome, il cognome, il soprannome, oppure descrivere sommariamente la persona? Altro dubbio tipico: chiedersi se sia opportuno presentare Show full text
Splendido! Molto meglio e più divertente dell'originale!
Avevo il fortissimo sospetto che dietro questo testo ci fossi tu! Grazie per le risate! |
| Molto carino, scritto molto bene. Ma un po' troppo arricchito e allontanato dall'originale. |
| Be', che dire? Ho trovato questa versione veramente eccezionale e ho riso per due ore. Però mi sono trattenuta e ho dato solo un punticino perché in questo caso non si può parlare di traduzione. I complimenti però sono dovuti! |
| Avrei dovuto immaginare che era la tua questa versione così "creativa" brava Tex! |
| Condivido le osservazioni di Laura T e penso che dovresti assolutamente scrivere testi umoristici, il mercato editoriale ti aspetta! Facci sapere quando pubblicheranno qualcosa di tuo eh? Con simpatia |
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| | Per molti non è ‘scena rara’ sentirsi a disagio durante le presentazioni. Si è spesso incerti se presentare qualcuno per nome, cognome, o entrambi; se usare un qualche qualificativo (‘lui è il mio amico____________’); e ci si domanda perfino se spetti proprio a noi far conoscere due persone in una data situazione. Ma questo è niente in confronto all’ incubo, a quanto pare, inevitabile di dover introdurre qualcuno di cui non si ricorda il nome. Una cosa è scordarsi il nome Show full text
Spingi gli interessati non è niente male, ogni versione presenta qualche passaggio davvero bello a mio avviso. |
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| | L’imbarazzo provato durante una presentazione non è, per molti, una “situazione insolita”. Capiterà che sarai insicuro se presentare qualcuno usando il nome, il cognome, o entrambi, se utilizzare un qualificativo (“questo è il mio amico, ________”), persino se è compito tuo presentare due persone in una data situazione. Ma tutto questo è una bazzecola, a confronto con l’incubo di dover introdurre qualcuno di cui hai dimenticato il nome. Una cosa è dimenticare il nome Show full text
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| | L'imbarazzo nelle presentazioni non è, per molti, una "situazione insolita". Potresti scoprire che sei spesso incerta se presentare qualcuno utilizzando il suo nome, il cognome, oppure entrambi; se utilizzare una qualifica ("è il mio amico, ______”); oppure ti chiederai se sia in effetti compito tuo presentare due persone in una data situazione. Eppure, tutto questo è niente rispetto all’incubo apparentemente inevitabile di dover presentare qualcuno di cui non ricordi più il nome. Una Show full text
Brava Francesca! Secondo me tutti i partecipanti, nessuno escluso, meritano una menzione speciale...il testo originale era davvero soporifero! Ne ho fatto copia e la tengo sul comodino per gli attacchi di insonnia e, credimi, funziona!!!
Dimenticavo! "gettare la spugna"..che bella! |
| Brava Francesca! È bella la tua versione, mi è piaciuto molto "gettare la spugna" |
| Anche a me è piaciuto "gettare la spugna" poi anche "passo falso" "rigirandoti casualmente" e "costringili a presentarsi". E anche "cavoli"! Io ho trovato il testo originale "tricky" più che noioso, ma del resto l'inglese lo è quasi sempre perchè la logica dietro alla sintassi è totalmente diversa dalla nostra ma per ogni frase ci si mette un po' a scoprirlo, trabocchetti a non finire insomma. |
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| | Trovarsi in imbarazzo nel presentar qualcuno per molti non è affatto un “problema insolito”. Può darsi che spesso non sappiate bene se presentar qualcuno usando solo il nome di battesimo, il cognome o entrambi; se usare una perifrasi (“questo è il mio amico…"); o persino se spetti proprio a voi presentare due persone in determinate situazioni. Ma queste sono bazzecole rispetto all'incubo apparentemente inevitabile di ogni presentazione: non riuscire a ricordare il nome di qualcuno. Non Show full text
Sai cosa mi è piaciuto della tua quel "presentar" seza la e finale, mi piace |
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